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BRAND IDENTITY: 5 CONSIGLI PER ESPRIMERE AL MEGLIO L’UNICITÁ DEL TUO MARCHIO (ANCHE SE NON SEI UN BIG)

Partiamo da una certezza: l’unica via per crescere e imparare è pensare in grande. La brand identity è un concetto importante per chiunque si appresti a entrare in un mercato, qualunque esso sia, ed esprimere l’unicità dei propri prodotti è la base di partenza per conquistare il pubblico.

 

Perché le persone dovrebbero scegliere ciò che proponi tu piuttosto che i millemila fantastici servizi dei tuoi competitors? Semplice! Perché tu hai qualcosa di diverso e di unico che ti distingue dagli altri! E allora, cosa aspetti a metterlo in mostra? Noi (tutti) aspettiamo solo questo!

 

Esiste una formula che racchiude tutto questo: unique value proposition. Significa che ogni brand, ogni azienda e, di conseguenza, ogni team e ogni persona, ha un valore unico. E per unico si intende speciale, originale, incomparabile, in altre parole: super! Ma spesso è veramente difficile tirarlo fuori per diversi motivi come:

la paura – tanto gli altri sono migliori –, l’insicurezza – non piacerò mai abbastanza – o l’indolenza – ma chi me lo fa fare a me -.

Ed è qui che ci sbagliamo perché il ragionamento va necessariamente ribaltato, la domanda giusta da porsi è: perché scelgo quel brand? Capirete che non c’è necessità di rispondere al quesito perché – come direbbe Marzullo – è il caso di farsi una domanda e darsi una risposta!

Brand Identity
Photo by Brooke Lark on Unsplash

Che tu sia a capo di una grande azienda, sia un piccolo imprenditore o semplicemente un handmade lover come me, non c’è differenza, l’unica cosa da fare è impegnare risorse – no, non parlo di denaro – sulla costruzione della tua brand identity. E devi farlo ora, perché in questo esatto momento i tuoi potenziali clienti, followers, fans devono percepire attraverso i tuoi prodotti quali sono i tuoi valori, guidati dall’istinto e dalle emozioni.

 

Ma facciamo un passo indietro – non crederai che sia tutto così semplice e lineare! -, prima di tutto devi concentrarti sulla tua unique value proposition. E siccome oggi mi sento buona – sarà il bel sole di questi giorni – proverò a darti 5 buoni consigli per esprimere al meglio il tuo valore, quello reale, sia chiaro!

Immagina di dover racchiudere in un concetto il motivo per cui dovrebbero sceglierti e per farlo pensa a questi macro ingredienti, poi shakerali e…pronti, partenza, via!

Tips
Photo by Josefa nDiaz on Unsplash
  1. poni in primo piano ciò che ti fa star bene: se ti senti travolto da energie positive è probabile che faccia lo stesso effetto agli altri!
  2. non sottovalutarti: chi ha detto che le tue idee e le tue azioni siano sbagliate?
  3. segui le intuizioni: abbiamo tutti dei lampi di genio ma spesso ci sembrano solo esagerazione, e se non lo fossero?
  4. ascoltati: soffermati a guardare ciò che di buono c’è in te (e nel tuo brand) e dagli forma!
  5. lasciati andare: usa la fantasia e la parte più creativa che hai, non esiste nulla di giusto o sbagliato!
Unique Value Proposition
Photo by Morgan Sessions on Unsplash

Ora hai tutti gli strumenti, devi solo prendere coraggio e utilizzarli. Il modo è solo uno: fallo come vuoi tu! Perché in questo non esistono regole – per fortuna! -, devi solo esprimere ciò che sei e dare valore a questo!

 

Sei speciale e sinceramente io non vedo l’ora di scoprire la tua – vera – identità!

A presto!

OfficinaG Collana apixedda
stile

5 CONSIGLI PER TROVARE IL PROPRIO STILE (AHIMÉ NON SONO UNA FASHION BLOGGER)

La Milano Fashion Week si è appena conclusa e guardando le immagini delle sfilate mi risuonano sempre delle domande in testa: ma davvero la prossima stagione si userà questo stile? No perché quello non mi piace, quello non mi sta bene, quel colore lo detesto. Ma la moda, si sa, è qualcosa di incredibilmente libero, non impone ma suggerisce e – anche se non sono una fashion blogger – mi diverte e mi conduce in una sorta di mondo parallelo dove è tutto possibile.

È difficile non rimanere affascinati da tutti quei capi eleganti, eccentrici, unici che sfilano nelle passerelle e che azionano meccanismi nella mente – almeno nella mia – di possibili abbinamenti e mix. E ogni volta rifletto su cosa sia lo stile e su quanto il gusto personale spesso se ne strafreghi – e meno male direi – di tutto quello che viene proposto.

Nella vita mi è capitato di sentirmi dire che non avevo uno stile ben definito, che mischiavo e che, insomma, dovevo decidermi. Inutile dire che a dare questi suggerimenti non erano propriamente deI fashion blogger, per cui si può facilmente immaginare quanta importanza io abbia dato a quelle parole. Che poi sono sempre stata un po’ fissata con la moda ma – attenzione, non ho il gusto dell’orrido – ho sempre acquistato cose che mi stessero bene anche se magari non erano proprio nella top 5 dei capi più fashion della stagione.

Stile Fashion
Fonte Gratisography

Vi chiederete allora perché mai una che non è una fashion blogger – e ha l’influenza di una formica in un prato – abbia deciso di scrivere un articolo sullo stile. Perché mi voglio immolare per chi ha scelto di avere uno stile che mischia più stili e che – a patto che il gusto non manchi mai – se ne frega di rispettare le direttive della moda alla lettera! Insomma, viva l’handmade style! Ovvero, il vostro stile, fatto da voi, ideato da voi!

Credo che avere un proprio stile sia importante ma fondamentalmente perché ci fa stare bene, ci piacciamo quando ci sentiamo proprio noi e allora ecco 5 consigli per trovarlo e mantenerlo!

  1. scegli abiti che ti rendono felice: quando li indossi devi sentirti a tuo agio – ok non esagerare, non sto parlando di comprare tute da ginnastica! – e ti deve spuntare un sorrisetto compiaciuto davanti allo specchio
  2. innamorati dei colori: sì, il nero e il bianco vanno sempre bene ma ci saranno pure dei colori che ami, quelli che ti piace guardare e riguardare in quella esatta sfumatura? Ecco, rendili tuoi, scegline 5 e inseriscili nel tuo stile
  3. mischia e osa: ma chi l’ha detto – a parte le persone che incontro io – che non si possano mescolare più stili? Certo, non è che devi andare in giro vestita da spaventapasseri ma, insomma, stile è anche saper abbinare capi molto diversi tra loro, no?
  4. fidati del tuo intuito: è un esercizio che richiede concentrazione – e modestamente io mi sono allenata tanto – ma c’è una sensazione precisa che senti quando un vestito, maglione, gonna, quello che vuoi, non fa per te. L’errore più grande che puoi fare è acquistarlo lo stesso perché ti dicono che ti sta d’incanto, non farlo! Non è nelle tue corde, non è nel tuo stile!
  5. accessori e abiti handmade: qui mi piace vincere facile ma è vero, cosa c’è di più stiloso di un accessorio unico che è stato creato apposta per te? Non occorre spendere tanto – anzi, a volte è proprio il contrario -, basta poco per dare carattere al proprio outfit con qualcosa di handmade!

 

OfficinaG Collana

 

Dopo aver letto questo articolo – non illuderti – non diventerai un’icona ma magari ti fiderai più di te stessa e sarai più felice quando metterai in mostra il tuo stile, perché tutte ne abbiamo uno e allora osiamo e facciamolo nostro!

 

Nota a piè di pagina: non mi ritengo responsabile di istigazione agli abbinamenti folli!

Drucci
handmade market

HANDMADE MARKET: PERCHÉ DOVRESTE PARTECIPARE ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA

L’unico requisito richiesto per partecipare ai mercatini dell’artigianato è essere curiosi. Non importa da che parte del banco voi siate, se questa caratteristica non è nelle vostre corde l’esperienza non sarà valida al 100%!

Perché partecipare? Perchè si tratta di una vera festa, non di una grigia esposizione né di un giro in un grande magazzino. Si va a un handmade market perché si vuole trovare qualcosa di diverso, di unico, di irripetibile e – questione non sottovalutabile – si vogliono incrociare visi sorridenti ed energia positiva.

I mercatini dell’artigianato mi hanno sempre affascinata, principalmente perché sono in qualche modo magici e dico “in qualche modo” perché non so davvero – c’è sempre il dubbio che spruzzino delle droghe nell’aria – quale sia il loro segreto, sta di fatto che sono adrenalinici! Io ho partecipato sia da espositrice che da visitatrice e il comune denominatore è stato l’entusiasmo, o ancor meglio, tutto ciò che ti porti a casa e rimane racchiuso in un soffice ricordo.

Lo striscione di pezza Drucci

La mia prima volta come espositrice è stata circa un anno fa e, devo ammetterlo, non sapevo nemmeno da dove cominciare, per non dire che ero nel panico più totale! Esporre a un festival di creativi gli oggetti per i quali si è lavorato mesi rende orgogliosi ma fa anche un po’ paura: piaceranno? Venderò qualcosa? Mi lanceranno uova marce? Ecco, questo è quello che – sì, a volte ho idee catastrofiche – solitamente si pensa prima di fare questo passo.

 

Ma a prescindere da tutto, succede sempre qualcosa di inaspettato ai mercatini dell’artigianato, qualcosa che non riguarda l’aspetto economico o il prestigio ma la parte umana che poi – fatemelo dire – è sempre ciò che conta di più. Accade che si instaurano dei rapporti e si parla realmente con le persone, con chi sta vivendo quei momenti e ha più esperienza o magari più ansia – mmm difficile – di noi. Capita che ritrovi qualcuno che non vedevi da decenni e le hanno assegnato proprio il banchetto affianco al tuo, così passi ore a chiacchierare come se il tempo e le distanze si fossero improvvisamente cancellate. Oppure ti emozioni vedendo la tua vicina in lacrime perchè non pensava di vendere un oggetto per il quale aveva lavorato quasi un anno.

 

Nel mondo dell’handmade ci si capisce al volo perché le cose fatte a mano sono fatte col cuore e questo non è da interpretare in maniera banale o, ancor peggio, stucchevole. E credetemi, dico la verità anche perché io non sono esattamente l’icona della sdolcinatezza – o almeno spero -. Significa semplicemente che qualsiasi sia la forma di artigianato utilizzata, l’oggetto che ne verrà fuori avrà necessariamente – e qui dovete sperare che chi lo fa sia simpatico – un po’ della persona che l’ha sfornato.

 

Quindi, perché  bisognerebbe partecipare a un handmade market almeno una volta nella vita? Perché, qualunque sia il vostro ruolo, troverete visi timidi e impacciati, oggetti che vi faranno rabbrividire e altri che diventeranno un chiodo fisso fino a quando non li avrete comprati, ma soprattutto: imparerete qualcosa. Che sia un nuovo modo di fare gioielli, un’idea di marketing geniale o la ricetta della felicità, il vostro cervello sicuramente inizierà a elaborare – così velocemente che rimarrete stupiti – una quantità di idee che vi faranno vivere ore, giorni, mesi – o anche solo qualche minuto per i più pigri – di entusiasmo creativo!

Blogging

Ora non vi resta che segnare in agenda quando è il prossimo handmade market più vicino a voi e tenere a mente  questo comandamento:

La creatività è contagiosa, trasmettila. (A. Einstein)

 

A presto!

 

La ricetta di Officina G
Officina G, Senza categoria

ISPIRAZIONE ARTISTICA: 5 CONSIGLI PER TROVARE NUOVE IDEE

Sarà sicuramente capitato anche a te di voler iniziare un nuovo progetto, grande o piccolo non importa, ma di non riuscire a trovare le idee. Le avrai provate tutte: buttar giù parole su un blocco, leggere un manuale, osservare i competitors ma, ti svelo subito un segreto: forzare la ricerca non porta a niente!

L’ispirazione è un momento magico, è come un flash: luminoso e rapido! Dovendo selezionare in una top three le emozioni e sensazioni prevalenti, oserei dire che prima fra tutte c’è la felicità, poi l’entusiasmo e, medaglia di bronzo, la gratificazione – verso sé stessi ovviamente -.

Fin da piccola sono stata catturata da quel particolare stato d’animo che – ingenuamente – pensavo appartenesse a tutti. E invece no, mi sbagliavo! Per alcune persone l’ispirazione, quella vera, quella che porta a creare, è qualcosa di alieno e che – sì, è vero – fa paura. Penso che, in fondo, tutti nasciamo con capacità artistiche di qualche tipo ma non tutti siamo fatti per accoglierle e le rigettiamo, talvolta in maniera assolutamente inconscia.

Drucci_Momentispirazione

Io mi sento fortunata – manco a dirlo – perché di idee ne ho fin troppe e devo spesso cacciarle via per evitare di affogare in quel mare tempestoso che è la mia testa. Ed è proprio per questo che ho provato a sintetizzare in 5 punti i miei consigli per non farvi strappare i capelli dalla disperazione quando il flash dell’ispirazione non si vede nel raggio di chilometri –mentali, s’intende -.

1- FATTI TRASPORTARE: ispirazione equivale a emozione, per cui il primo suggerimento è quello di non frenarla! Allenati ad ascoltarla così da capire immediatamente quando sta arrivando e – stop! – fermati e lascia che si materializzi metaforicamente davanti a te!

 

2- SII PAZIENTE: non è di certo spremendoti le meningi che qualcosa arriverà! Occorre imparare l’arte della pazienza – da quale pulpito viene la predica, direte – che altro non è che il divieto assoluto di pensare troppo. L’ispirazione è come il Natale, quando arriva arriva!

 

3- FAI DECANTARE: no, non parlo di vino ma di idee! Se un pensiero fa capolino non è detto che diverrà qualcosa di concreto e non è possibile scoprirlo se non dopo aver fatto decantare. Il segreto, quindi, è far respirare la mente in maniera che possa elaborare tutti – un numero imprecisato vicino all’infinito – gli input che le hai mandato.

 

4- NON COPIARE GLI ALTRI: la tentazione è grossa, soprattutto quando vedi quel piccolo nonsoché che ti fa dire “lo voglio, lo voglio, lo voglio!” ma la cosa peggiore che puoi fare è copiare. Perché tu sei tu e, sebbene possa metterci tutto l’impegno del mondo, non avrai mai la vera ispirazione se ti concentri troppo su ciò che fanno gli altri!

 

5- ESCI DI CASA: mi sembra di vederti vagare dalla poltrona alla scrivania come se fossi in un tunnel senza uscita! Ciò che ti serve quando ti senti così è uscire, respirare aria fresca e – possibilmente obbligatoriamente – trovare un posto in mezzo alla natura. Mare, fiori, canti di uccellini, prati verdi, questi sono solo alcuni elementi che discosteranno i tuoi pensieri dal tuo obiettivo e faranno entrare le idee buone senza che tu possa opporti!

La ricetta di Officina G

Non sono una guru – e meno male! – ma ho fatto esperienza sul campo e spesso mi sono sentita confusa, irritata, ansiosa e chi più ne ha più ne metta, davanti a quel blocco di creatività che, bene o male, ha colpito tutti noi.

 

Mi sono divertita a ripercorrere con la mente i miei momenti di ispirazione e le difficoltà che ho affrontato – e che affronterò – e spero ti sia divertito anche tu sapendo che non sei solo in questo mondo di folli dalla mente iperattiva!

 

A presto!

E mi raccomando, se hai qualche consiglio anche tu, scrivilo nei commenti!

Il logo di Officina G
Officina G

OFFICINA G: COME SONO NATI I MIEI PREZIOSI GIOIELLI FATTI A MANO (NO, NON SONO SWAROVSKI)

Di sicuro sono nati sotto il segno del Leone, sono vintage e hanno un bel caratterino! Immersi nella luce della mia Officina, sono gioielli senza regole e pieni di verve, senza Swarovski ma non per questo meno preziosi.

Chi ha detto che solo qualcosa di sbrilluccicante e dal costo elevato può essere considerato pregiato, magnifico o di valore? Per Drucci, prezioso è ciò che è fatto col cuore, che nasce da una passione, che ha alle spalle giorni e giorni di riflessioni e momenti di tenera ispirazione.

Non c’è niente di più elettrizzante di presentare un proprio progetto – fatto di puro amore e di puro odio – pur temendo di leggere negli occhi del proprio – concedetemi il termine da star – pubblico una vaga espressione di disinteresse. Questa è la verità ma è anche quella consapevolezza che vale la pena nascondere sotto il tappeto per decidere – finalmente – di fare il gran passo!

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